Gestione ambientale
La questione ambientale è una di quegli aspetti aziendali che saranno sempre più sotto “l’occhio vigile” di istituzioni, fornitori e clienti.
Questo significa che gestire “male” tale aspetto può comportare gravi problematiche (anche penali) che porterebbero l’azienda ha subire un danno (sicuramente economico e di immagine) che potrebbe essere anche Molto Rilevante.
Pensate all’impatto mediatico di un articolo di giornale dove viene imputato alla vs azienda uno “smaltimento illecito di rifiuti” ???
E per questo (per il giornalista medio, cioè “non tecnico”) basta non aver utilizzato il formulario rifiuti e/o, peggior ancora, aver ceduto i propri pallet ad una società non autorizzata alla gestione dei rifiuti….
Questa semplice articolo di giornale verrà visto da vs potenziali clienti (che, ovviamente, non si pongono il problema di approfondire l’articolo dal punto di vista tecnico-ambientale, non potendo essere tutti esperti del settore) come un fatto grave che li farà riflettere la prossima volta che dovranno acquistare un prodotto dalla vs società…
In più i vs fornitori (e soprattutto clienti) di un certo livello e dimensione aziendale sono già strutturati e conoscono perfettamente tali problematiche.
Quindi, sempre più vi chiederanno di “subire” un audit (cioè una visita di controllo e verifica) da parte di un loro consulente ambientale, e se da tale visita risulterà che non siete conformi alla normativa ambientale, o anche solo se state gestendo in modo “superficiale” o “distratto” tali importanti aspetti, vi potrebbero o “scartare” dalla lista dei loro fornitori / clienti o chiedere di “adeguarvi” nel più breve tempo possibile.
Si tenga in debito conto che la filiera (cioè tutta la “catena” di approvvigionamento e di vendita dei prodotti / servizi) potrebbe subire danni se un soggetto facente parte della stessa non fosse in regola con le norme ambientali…. i problemi potrebbero, in casi gravi, ricadere (anche indirettamente!) su altri anelli della filiera (es. se compro pallet da un fornitore non autorizzato e quindi non sono in grado di dimostrare che i pallets siano idonei ai trasporti di beni e che siano stati recuperati come la norma prescrive, e se ci dovesse essere un problema di rottura o altro problema tecnico, dovrei dimostrare a clienti, fornitori, ed eventualmente agli enti che intervenissero in tale danno, che ho agito nel pieno rispetto delle normative vigenti, anche dal punto di vista ambientale).
Ovviamente, se ho acquistato il pallet da un soggetto autorizzato potrò dimostrare di aver tenuto un comportamento “a regola d’arte”, inappuntabile; in caso contrario, nascerebbero dei problemi non facilmente risolvibili…. pensiamo a chi vende pallet “in nero” a soggetti quantomeno discutibili, non vorrei essere nei loro panni in caso di controllo o problemi vari!!!
Quindi, cosa fare per tutelare l’ambiente,
il business e l’immagine aziendale ?
Semplice, basta seguire le sottoriportate regole generali:
• Affidarsi a soggetti debitamente autorizzati alla gestione dei pallet usati – rifiuti legnosi;
• Farsi trasmettere (da tali soggetti) le autorizzazioni sia per il trasporto sia per lo stoccaggio e recupero di tali rifiuti legnosi / pallet usati;
• Controllare (o farle controllare da professionisti del settore) che le autorizzazioni siano vigenti, operative e che riguardino i rifiuti (in questo caso i pallet usati) che la vs società deve avviare a recupero / smaltimento;
• Utilizzare i formulari di identificazione rifiuti per il trasporto dei pallet usati (rifiuto non pericoloso);
• Rimanere aggiornati sulla normativa ambientale (attraverso, ad esempio, una società di consulenza ambientale).